#LiveFromLadakh/ Tra spazzolini e sabbia, è iniziata la missione 2018!

Il Ladakh è una regione situata all’estremo nord dell’India, quasi completamente sprovvista di assistenza odontoiatrica, anche la più basilare.

Per questo, dal 2011, abbiamo attivato un progetto di solidarietà volto non soltanto a offrire visite e cure gratuite agli abitanti della zona, ma anche a formare alcuni operatori dentali locali.

Il lavoro in Ladakh è molto difficile, anche per via delle condizioni geografiche e climatiche del luogo, ma i nostri volontari non si arrendono mai!

E, anzi, quest’anno hanno voluto raccontarci la loro avventura con la voce di Riccardo Alderuccio e Barbara Pianini, dentisti dal cuore grande partiti per la prima missione 2018, con l’ulteriore responsabilità di fare da apripista agli altri gruppi di volontari che si succederanno per tutto luglio e agosto.

 

25 giugno 2018

Occhi a mandorla, guance rosse e sguardi incuriositi.
Il Ladakh è una terra singolare fatta di sabbia e ghiacciai, rocce e violenti torrenti.
Serena nelle sue grandi valli e aspra nelle sue profonde gole. Una terra che rispecchia un popolo, caloroso in alcuni momenti, schivo in altri.
Ieri è iniziata la nostra avventura, continuando un progetto che Fondazione ANDI onlus porta avanti da sette anni con passione e zelo.
Numerose visite e qualche cura, lavorando tra spazzolini e sabbia. Il forte vento riesce a portare questi granelli, simili a talco, ovunque, sin dentro l’ambulatorio costringendoci a scocciare e a sigillare ogni spigolo e ogni spiffero delle finestre.
Siamo finalmente partiti, con tutte le difficoltà del caso ma con tanto entusiasmo, e possiamo dire che la missione Ladakh 2018 è ufficialmente iniziata, tra lo stupore di queste terre e il timido sorriso della sua gente.

 

26 giugno 2018

Ecco che i primi pazienti bussano timidamente alla Dental Clinic. Nelle tre settimane che hanno preceduto il nostro arrivo, infatti, c’è stato il “medical campus” di una associazione di medici volontari americani, che oggi ci hanno riferito tutti i casi odontoiatrici intercettati.
Nel pomeriggio, poi, il Lama che dirige la clinica ci invita a visitare i bambini di una scuola della zona. Ovviamente accettiamo e, al momento di partire alla volta dell’istituto, arriva la sorpresa: per il trasporto ci aspetta un’ambulanza nuova di zecca, frutto di una meravigliosa donazione!

Per fortuna la scuola non è troppo lontana dalla clinica, perché il nuovo mezzo, per quanto fiammante, (purtroppo) può davvero poco contro le strade dissestate del Ladakh! Arriviamo nella scuola belli “shakerati”, ma appena vediamo i bambini, tutti pronti e composti in fila, nella loro sobria divisa scolastica e in nostra attesa nel cortile, sotto un sole che non perdona e accarezzati dalla polvere portata dal vento, tutti i disagi scompaiono…persino gli sballottamenti del viaggio!

E il loro festoso “jullay” (“grazie” e “ciao” in ladako), accompagnato dal solito dolce sorriso, ci emoziona e conquista immediatamente!

 

29 giugno 2018

La mattina comincia con il sorriso e il buongiorno del caro Lobsang, “direttore della guest house” e uomo tuttofare.
Fuori dalla finestra, le nuvole sembrano avvolgerci e nascondono le cime delle montagne:
è girato il vento, l’aria è più fresca e umida. I 20 minuti a piedi che ci separano dalla clinica sembrano più lunghi.
Frughiamo tra i camici, per trovarne qualcuno a maniche lunghe, ma ecco che i nostri piccoli pazienti arrivano, tutti vestiti con le solite e impeccabili divise della scuola. Li ha portati il collega locale Phunchok con la sua piccola macchina: sono una dozzina…come avrà fatto a farli entrare tutti nell’auto?! Misteri del Ladakh!

Il lavoro comincia e Iscé, la nostra unica assistente, fa la spola tra i due riuniti e la sterilizzatrice, ma ecco che una delle studentesse più grandi, 13 anni, fa compagnia all’amichetta e incuriosita si avvicina a noi.

Le facciamo indossare un paio di guanti e le mettiamo in mano l’aspirante, è disarmante vedere con quanta premura e dolcezza cerchi di aiutarci!

…e grazie a momenti come questi, la giornata vola via leggera.

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