Gabriella Ciabattini

Vicepresidente di Fondazione ANDI

Sei la vicepresidente di Fondazione ANDI e anche a te poniamo una domanda da cui non si può scappare: perché hai scelto di entrare in Fondazione ANDI? Qual è secondo te il valore aggiunto che le attività della Fondazione possono dare ai dentisti?

La Fondazione rappresenta con il suo ruolo un grande valore aggiunto per il dentista libero professionista che è nel 95% dei casi l’unico referente per l’odontoiatria italiana. La Fondazione infatti si impegna nel sociale, nella prevenzione, con le scuole e con i bambini, con gli anziani e persino contro la violenza sulle donne e sui minori. I nostri progetti sono rivolti ai cittadini, ai più fragili, ai bisognosi e alla loro salute. In questo momento c’è grande bisogno di partecipazione e di solidarietà e questo ci dà una marcia in più: la credibilità dell’impegno che sosteniamo quotidianamente e il maggior valore attribuito alla nostra categoria, che sarà più ascoltata dalle istituzioni allorquando ce ne sarà bisogno. Ecco perché credo nel nostro incessante lavoro e perché sono entrata in Fondazione.

 

Da molti anni fai parte del team di dentisti volontari che organizza l’Oral Cancer Day a Firenze. In cosa consiste il tuo impegno? Quali sono le vostre attività? Come riuscite a sensibilizzare i cittadini e come reagiscono davanti all’iniziativa e al tema che affronta?

L’Oral Cancer Day a Firenze è sempre stato un avvenimento importante perché lo abbiamo fin da subito organizzato con le visite in piazza. Un pretesto per attirare i cittadini e far capire loro quanto sia importante quella visita che offriamo al momento e poi anche nei nostri studi. Negli ultimi anni poi ci siamo allargati ad altre cittadine limitrofe con vari appuntamenti nel calendario da aprile a novembre, sempre con l’intento di sensibilizzare al grande pericolo del cancro orale. Un ulteriore passo avanti lo abbiamo fatto con i Lions che hanno messo a disposizione tende militari resistenti alla pioggia e corrente elettrica. Straordinaria è stata la collaborazione con tanti colleghi di altre specialità nelle giornate di visite in piazza come fosse un grande poliambulatorio per le nuove e vecchie povertà. Da quest’anno, non appena sarà di nuovo possibile, avremo a disposizione il nostro nuovo ambulatorio odontoiatrico mobile inaugurato a Firenze il 22 ottobre 2020. Sarà un bel passo avanti perché ci consentirà di fare anche piccole prestazioni e urgenze.

 

Sei stata una tra le prime donne in ANDI a promuovere il progetto “Odontoiatri Sentinella contro la violenza di genere”. Come è nata l’idea? Che riscontri hai da parte dei colleghi maschi? E le tue colleghe?

Il Progetto “Odontoiatri Sentinella” nasce dall’ osservazione che anche ai dentisti possono capitare in studio vittime di violenza che arrivano a noi con lesioni sospette alla bocca, ai denti, al viso. Spesso ci siamo ritrovati in queste situazioni incapaci di affrontarle. Nasce quindi il Progetto che ci colloca di diritto nella così detta “rete” di operatori sanitari che possono intercettare precocemente il fenomeno e salvare magari da un femminicidio delle donne in pericolo, aiutandole a raggiungere un percorso protetto di uscita dalla violenza. Dalle nostre statistiche riferite al gradimento e alla partecipazione alla FAD del Progetto, si evince che il corso è stato erogato soprattutto a uomini 56% e al 44% delle donne socie. Questo ci può far capire che è stato interessante anche da parte dei soci maschi.

 

Tre aggettivi per raccontarti.

Positiva e tenace, guardo al futuro.

 

Tre parole per descrivere Fondazione ANDI.

È la fondamentale apertura verso l’esterno di ANDI.

 

Cosa vorresti riuscisse a fare Fondazione ANDI nei prossimi 3 anni?

Vorrei che la Fondazione riuscisse a centrare i diversi obiettivi che ha già in mente, che si posizionasse come importante punto di riferimento per la prevenzione e lo studio delle patologie in ambito odontoiatrico, entrando sempre più in relazione con le altre specialità mediche, dal momento che la bocca con le sue tante prerogative è un organo di fondamentale importanza per tutte le funzioni vitali dell’organismo.

Vorrei che si individuassero altri obiettivi sociali (che sono innumerevoli) e si collaborasse con nuove associazioni per la maggiore efficacia che genera la condivisione.