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I volontari si raccontano

È un volontario attivissimo il dottor Roberto Macis che a Cagliari – con la stipula a febbraio di un protocollo d’intesa tra Comune, Fondazione e sezione provinciale ANDI Cagliari – ha contribuito ad avviare localmente il progetto Adotta un sorriso di un bambino per garantire assistenza odontoiatrica qualificata e costante ai bambini che vivono in affido presso comunità educative e di accoglienza.

Grazie alla sua perseveranza, il dottor Macis è già riuscito a coinvolgere ben 20 colleghi che si sono resi disponibili a curare, un rapporto 1 a 1, i bambini segnalati dall’amministrazione comunale e dagli educatori delle comunità. Il progetto – ci racconta il nostro collega – sta subendo ancora qualche lungaggine burocratica che mi auguro possa essere presto superata per poter finalmente entrare a regime. Nella fase preliminare ho già potuto visitare una ventina di ragazzi e constatare che molti di loro hanno davvero necessità di assistenza odontoiatrica. Questo, se possibile, mi ha convinto ancora di più della bontà di questo progetto che offre aiuto a chi ha bisogno vicino a noi, senza quindi la necessità di andare in paesi lontani. Spesso le criticità sono accanto a noi ma non sempre siamo abbastanza ricettivi per accorgercene.
Oltre a questo anche l’interesse mediatico suscitato localmente dal lancio del progetto, di cui si è interessata addirittura la Rai, aggiunge valore a questo tipo di attività che offre a noi dentisti la possibilità di modificare l’errata percezione che le persone hanno della nostra categoria professionale vissuta come un insieme di specialisti interessati solo al profitto.

Oltre a essere attivo sul suo territorio il dottor Macis ha alle spalle anche diverse missioni all’estero come quella nel 2013 in Ladakh o in Uganda insieme ad altri medici che come lui hanno seguito il master COI sulla cooperazione odontoiatrica il corso base “cooperazione e volontariato” voluto da Fondazione. Anche quest’anno dedicherà le proprie vacanze estive al volontariato internazionale. Insieme a due colleghe socie ANDI, la dottoressa Bongioni e la dottoressa Giangrandi, a fine luglio si recherà per un mese nell’Himachal Pradesh, stato dell’India settentrionale, per curare 360 bambini nella località di Tabo.

Questo è uno dei numerosi progetti dall’alto valore sociale a cui puoi contribuire con la donazione del tuo 5×1000 a Fondazione ANDI. Farlo non ti costa nulla, è una quota d’imposta comunque dovuta che, se non effettui una scelta, resta allo Stato. Per destinarlo a Fondazione ANDI basta poco: la tua firma e il nostro codice fiscale 08571151003 nel riquadro “Sostegno del volontariato e delle altre organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale ecc” della tua dichiarazione dei redditi.