Martedì 20 marzo si è celebrato il World Oral Health Day, la giornata mondiale della salute orale, un evento promosso dalla World Dental Federation (Federazione Internazionale dei Dentisti) che raccoglie adesioni in 110 Paesi. In Italia è la nostra Fondazione ANDI, insieme naturalmente ad ANDI, a farsi portavoce della campagna internazionale “Di’ Ahhh. Pensa alla bocca, pensa alla salute” e del suo importante messaggio: curare la propria bocca non significa solo avere un bel sorriso, ma salvaguardare la salute generale e la qualità della vita. In tutto il mondo sono 3,9 miliardi le persone affette da patologie orali, un numero che deve farci riflettere e motivarci a sensibilizzare con sempre maggior efficacia giovani e meno giovani innanzi tutto alla prevenzione. “Di’ Ahhh” è infatti l’espressione universalmente riconosciuta come sinonimo di salute perché molto comune tra medici e dentisti durante i controlli per invitare il paziente ad aprire la bocca permettendo allo specialista di effettuate un primo esame.
In occasione del WOHD in tutto il mondo vengono organizzate iniziative di vario genere come convegni, dibattiti, esami di screening e molti altri appuntamenti rivolti sia al pubblico che ai professionisti del settore. È per questo che anche noi – oltre a divulgare i materiali e i messaggi chiave della campagna di comunicazione internazionale della FDI – abbiamo organizzato, dalle 10 alle 12, presso la piazzetta della Salute a Roma, in collaborazione con ENPAM, un incontro rivolto in particolare ai bambini di alcune classi delle scuole della città in cui un dentista socio ANDI Young, il dottor Salvatore Ranieri, ha tenuto una breve e divertente lezione per insegnare loro la tecnica dello spazzolamento e come mantenere una corretta igiene orale. Iniziare dai più piccoli è importantissimo perché, come noi tutti sappiamo bene, le malattie orali non riguardano solo la bocca, se trascurate infatti possono avere un impatto negativo su tutto il corpo, per questo è essenziale prendersi cura della propria salute orale il prima possibile.
Dobbiamo inoltre sempre tenere presente e ricordare ai nostri pazienti che, non solo il benessere della bocca incide sul resto del corpo, ma anche viceversa, ovvero che le condizioni di salute generali possono aumentare il rischio di sviluppare patologie orali. Molte malattie che colpiscono la bocca sono per esempio legate ad affezioni cardiache e respiratorie o ad alcune forme tumorali o al diabete. Una scarsa igiene orale può pertanto causare o essere il risultato di una salute precaria, è questo il messaggio di cui dobbiamo farci portavoce.
Accanto a questo non dobbiamo poi dimenticare che una bocca non sana, oltre a causare fastidi e malesseri, può portare all’isolamento sociale e a una mancanza di fiducia in se stessi: il benessere orale non coincide quindi solo con denti bianchi e brillanti, ma permette di parlare, sorridere, mangiare, bere; in generale favorisce le interazioni sociali e promuove l’autostima.
Comportamenti individuali a rischio come un’alimentazione scorretta, l’abuso di tabacco o di superalcolici sono fattori che possono contribuire all’insorgere di malattie che compromettono la salute della bocca. Per questo dobbiamo ricordare ai nostri pazienti che mangiare sano, non fumare, limitare il consumo di alcol, lavare i denti due volte al giorno, ma soprattutto sottoporsi a visite periodiche dal proprio dentista di fiducia, sono comportamenti che possono aiutare a prevenire e a trattare le patologie orali e le malattie sistemiche ad esse riconducibili.
La salute orale è molto più di un bel sorriso: prima si inizia a prevenire, più tardi si è costretti a curare. Come medici abbiamo il dovere, non solo in occasione di questa giornata, di mantenere alta l’attenzione sulla salvaguardia della salute orale perché parlare ai nostri pazienti di questo è parte integrante e fondamentale del nostro lavoro, un modo per metterci davvero al servizio degli altri.
Giornata mondiale della salute orale: una bocca sana per un corpo sano
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