La mia adesione al progetto “Adotta un sorriso di un bambino” è iniziata un po’ per caso, con una telefonata del dott. De Dominicis che mi chiedeva di poter effettuare un’estrazione d’urgenza su un ragazzo ospite di una comunità educativa per minori del mio territorio. Mi sono subito resa disponibile per questa emergenza e, nel giro di poco tempo, ho “adottato” professionalmente la Comunità Sirena di Tortoreto (TE) occupandomi, fino ad ora, di tre di ospiti. Si tratta di due ragazzi di 15 e uno di 17 anni su cui si sono rese necessarie estrazioni e devitalizzazioni e che ho preso in cura dandoci l’appuntamento per controlli periodici in modo da evitare che si creino nuove situazioni di urgenza.
Un impegno tutto sommato esiguo da parte mia ma di grande utilità per ragazzi sfortunati che vivono in condizioni difficili. Per questo invito altri colleghi a fare altrettanto; se come professionisti riuscissimo a dedicare tempo e attenzione a chi vive in condizioni di disagio – specialmente i giovani – potremmo certamente fare qualcosa di utile per gli altri ma anche per noi stessi come individui e per l’immagine di una professione troppo spesso identificata come chiusa alle esigenze del prossimo.