Sono stati più di 200 i piccoli di età compresa tra i cinque e gli undici anni che si sono presentati con le loro famiglie al Centro vaccinale massivo ospitato nello spazio della Ex-Filanda del Comune di Cernusco sul Naviglio, all’open day dedicato alla vaccinazione anti Covid-19.
All’evento è intervenuta la Fondazione ANDI Onlus, con gli odontoiatri volontari della sezione di Milano, Lodi, Monza e Brianza, in collaborazione con il partner storico, Mentadent, riportando l’attenzione sulla centralità della salute della bocca come strumento di prevenzione anche contro il COVID-19.
Come Fondazione ANDI Onlus abbiamo accolto con particolare entusiasmo l’invito del dottor Michele Nardone, direttore Dipartimento RICCA della Asst Melegnano e della Martesana, a partecipare agli Open Day vaccinali del 5 e 6 febbraio – ha dichiarato il Presidente di Fondazione ANDI Onlus, Evangelista Giovanni Mancini -, perché l’evento coniuga, in un unico momento, la promozione di due importanti tematiche. Da un lato il giusto impulso alla vaccinazione anti-Covid 19 sempre più massiva e decisiva, anche tra i giovanissimi under 11, e dall’altro la sensibilizzazione, proprio in quelle fasce d’età dove s’iniziano a cementare le buone abitudini, a praticare una corretta igiene orale, fondamentale per conservare delle bocche in salute anche da adulti. D’altro canto, prevenzione e salute orale non sono altro che i prodromi per il mantenimento di un benessere più generale che interessa tutto il nostro organismo.
Ritengo che tale iniziativa abbia un alto valore per diversi aspetti – ha chiosato il Presidente provinciale ANDI, Fabio Scaffidi -. In primo luogo, un plauso per la partecipazione dei più piccoli che, con le loro famiglie, offrono un’alta dimostrazione di coscienza sociale, esempio per gli incerti, ancor più per i negazionisti e per coloro che si oppongono alla vaccinazione anti-Covid. Altro aspetto fondamentale è la sensibilità dei dirigenti che amplificano l’importanza di questo momento di sanità pubblica attraverso un coinvolgimento di noi odontoiatri che disponiamo di pratiche preventive di comprovata efficacia poiché basate sull’ evidenza scientifica. Tale attenzione riporta poi alla necessità di ricostruire quella medicina territoriale in cui la Prevenzione trova il suo più ampio e naturale collocamento.
Per ultimo, come dirigente associativo della categoria riconosco che sia di forte motivazione la partecipazione che i giovani colleghi esprimono in questa ed altre occasioni attraverso il dono della propria volontaria disponibilità, così come i numerosi studenti del corso in Laurea in Odontoiatria, che hanno partecipato con entusiasmo. Tutte queste componenti – conclude Scaffidi – hanno permesso una costruzione vincente, certamente da ripetere.
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