Un dentista tra la popolazione maya del Guatemala

Risale a quasi 10 anni fa il primo progetto di cooperazione internazionale a cui la nostra Fondazione ha preso parte. Si tratta, come ricorda il suo responsabile, il dottor Michele Mangiucca, della partnership con Sulla Strada Onlus per supportare la gestione di un ambulatorio dentistico in un piccolo centro del Guatemala dove l’associazione da tempo svolgeva progetti educativi per contrastare il lavoro minorile. Era il 2007 quando il dottor Mangiucca, insieme al dottor Stefano Mirenghi, hanno partecipato a questa prima missione sanitaria che ha visto, anche grazie al contributo di Fondazione ANDI, l’inaugurazione del poliambulatorio Yatintò (in lingua maya “mi prendo cura di te”).

Da allora l’ambulatorio dentistico non ha mai smesso di funzionare grazie al sostengo della nostra Fondazione, all’invio di materiali di consumo e medicine e all’impegno dei medici volontari. L’ultimo, solo in ordine di tempo, è stato il dottor Massimiliano Gagliardi ANDI Catanzaro che tra luglio e agosto vi ha trascorso quasi un mese. Ecco la sua testimonianza.

L’esperienza che ho svolto in Guatemala è stata davvero sorprendente sia dal punto di vista umano che professionale. Innanzi tutto mi ha davvero colpito la cultura della popolazione maya. È un popolo ricco di tradizioni, legato visceralmente alla propria terra, alla propria famiglia, con un forte sentimento religioso e che ancora oggi riesce a non farsi intaccare dalla società moderna.

Inutile decantare la bellezza dei luoghi e dei monumenti che ho potuto visitare durante le brevi pause lavorative. Ma ciò che mi ha più gratificato è stata la possibilità di dare aiuto. Nel periodo che ho trascorso presso l’ambulatorio sono riuscito a prestare assistenza a circa 329 pazienti ognuno dei quali con diverse problematiche odontoiatriche. Ho eseguito interventi di chirurgia e paradontologia, endodonzia, odontoiatria conservativa, pedodonzia, chirurgia orale estrattiva e detartrasi.

Pur parlando lingue diverse con i pazienti si è instaurata sin da subito una grande intesa, anche a livello umano, e la loro riconoscenza nei miei confronti trapelava dagli sguardi, soprattutto nelle persone anziane e nei bambini.

Mi è stata dimostrata grande riconoscenza anche da parte dei componenti l’organizzazione “Sulla Strada” che, in occasione della festa di saluto con tutti i bambini della missione e le loro insegnanti, mi hanno espresso commoventi parole di ammirazione e gratitudine, invitandomi a tornare presto da loro. Un’emozione davvero unica. Un grazie sincero a Fondazione ANDI per questa gratificante opportunità.

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